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Tutto quello che non sapevi sulla FRUTTA SECCA

Con il termine “frutta secca” tecnicamente si dovrebbe identificare tutti quei tipi di frut- ti che, attraverso un processo di essicca- zione naturale (al sole) o con speciali es- siccatori, vengono deprivati della maggior parte dell'acqua, mantenendo però le loro proprietà nutrizionali.

Nell'uso comune, invece, con l'espressio- ne “frutta secca” si intendono anche noci, mandorle, anacardi ecc., che, a rigore, non sono frutti, ma vengono inseriti in questa grande famiglia di alimenti.

Numerosi frutti e semi si prestano ad essere preparati sotto forma di frutta secca, il che permette loro di essere conservati ben al di là del normale periodo di conservazione. Questo procedimento può riguardare frutti sia interi, sia tagliati a pezzi, a cubetti, o anche macinati.

La “frutta secca” può essere consumata così com'è oppure può essere impiegata come ingrediente nella preparazione di ri- cette culinarie o di pasticceria, ma anche per particolari tipologie di prodotti, come ad esempio barrette.

Conosciamo meglio alcune tipologie:

  • Arachidi, i semi di arachide, detti an- che spagnolette, noccioline americane, ba- gigi, barbagigi, scacchetti, cecini, gallette, marchesini, vengono usati per ricavare l'olio di arachidi, oppure si consumano in pasta (burro di arachidi) o interi, dopo essere sta- ti tostati.

  • La mandorla, è il seme commestibile del Mandorlo. Con la denominazione di mandorle è riconosciuto come un pro- dotto tipico siciliano, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italia- ni (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agri- cole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).

  • La noce del Brasile, o Bertholletia excelsa, o noce amazzonica, è un albero amaz- zonico alto circa 30-50 metri appartenente alla famiglia delle Lecythidaceae caratteriz- zato da frutti a forma di capsula legnosa. Nonostante il nome commerciale di noce del Brasile, o in alcuni casi noce amazzo- nica, il principale produttore mondiale è la Bolivia, nei dipartimenti di Beni e Pan- do dove il frutto è conosciuto come almendra o castaña del Beni.

  • Noce di cocco, la parola cocco deri- va dalla portoghese coco, che significa testa. L'habitat ottimale per la pianta è quello delle coste di regioni tropicali, e tra le zone che vengono ritenute possibili per la sua origine spiccano l'arcipelago indo- nesiano e il sud America.

  • La noce pecan, è il frutto del pecan (Carya illinoensis), albero della famiglia delle Juglandaceae, originario dell'America settentrionale. Fa parte della frutta secca (botanicamente parlando il frutto del noce è in realtà una drupa), molto simile alla noce.

  • L'uva passa, o uvetta, (chiamata anche uva sultanina) è una varietà di uva sot- toposta a un procedimento di essiccazione. L'uva sultanina ha origine greca, tur- ca o iraniana. È un'uva caratterizzata dal possedere acini piccoli, senza semi e si presentano di colore verde chiaro sebbene, giunti ad un elevato grado di maturazione, possano assumere una colorazione ambrata.

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